Golem! Quali presenze aleggiano nella Judenstadt?
Sfuggono nell'ambiguo zwilicht
sospese tra sogno e realtà.
Golem! Per lugubri vie, negli angoli,
per le sghembe scale.
Sospese su oniriche corti
con porte arcate ogivali.
Golem! Golem!
La comunità che nel sangue radici fondò
Golem! Golem!
Erediterà con il sangue quel germe che può
marchiare le sembianze,
far scempio di genìe,
far giungere oltre il tempo
il suo viatico
delle più torbide, astruse pazzie.
S'ammassano angusti i morti ed i vivi
come le troie in fondo ai quadrivi,
si lorda la nebbia di decrepiti lumi,
di miseri fuochi s'innalzano i fumi
su una selva di tetti gettati a manciate
su una vertigine di vie lastricate
e qui da ogni pietra trasuda paura,
ingiustizia e saggezza,
mestizia ed usura.
Golem!
Del contraddittorio aspetto di questa c**tura
incarna lo spettro ritorto
la contorsionistica architettura.
Golem!
Degli astrali pneumi gli influssi delle coscienze
fulminei come un baleno
propagano le arcane presenze.
Golem! Golem!
Simulacro di rancorosa spiritualità
Golem! Golem!
Di sideree congiunzioni periodicità.
S'aggira come un tarlo
nel marcio trave che
sorregge questo tempio
che ormai celebra solo silenzio, morte e...follia!
Questa cespiscante epidemia
questa endemica malattia,
questa nemesi prodigiosa,
questa spirale nebulosa,
della storia ha la stessa circolarità
e la stessa maledetta ambiguità,
figlia dell'abisso come della vetta
reca ad un tempo perdono e vendetta.
Sfuggono nell'ambiguo zwilicht
sospese tra sogno e realtà.
Golem! Per lugubri vie, negli angoli,
per le sghembe scale.
Sospese su oniriche corti
con porte arcate ogivali.
Golem! Golem!
La comunità che nel sangue radici fondò
Golem! Golem!
Erediterà con il sangue quel germe che può
marchiare le sembianze,
far scempio di genìe,
far giungere oltre il tempo
il suo viatico
delle più torbide, astruse pazzie.
S'ammassano angusti i morti ed i vivi
come le troie in fondo ai quadrivi,
si lorda la nebbia di decrepiti lumi,
di miseri fuochi s'innalzano i fumi
su una selva di tetti gettati a manciate
su una vertigine di vie lastricate
e qui da ogni pietra trasuda paura,
ingiustizia e saggezza,
mestizia ed usura.
Golem!
Del contraddittorio aspetto di questa c**tura
incarna lo spettro ritorto
la contorsionistica architettura.
Golem!
Degli astrali pneumi gli influssi delle coscienze
fulminei come un baleno
propagano le arcane presenze.
Golem! Golem!
Simulacro di rancorosa spiritualità
Golem! Golem!
Di sideree congiunzioni periodicità.
S'aggira come un tarlo
nel marcio trave che
sorregge questo tempio
che ormai celebra solo silenzio, morte e...follia!
Questa cespiscante epidemia
questa endemica malattia,
questa nemesi prodigiosa,
questa spirale nebulosa,
della storia ha la stessa circolarità
e la stessa maledetta ambiguità,
figlia dell'abisso come della vetta
reca ad un tempo perdono e vendetta.