Yo... Sano Biz... un pezzo di Fritz...
Vivo la vita del rapper, fatta di mazzate come in Tekken e di soddisfazioni certe, cacciatore di teste nonche' di testi, e in effetti scrupoloso come un detective metto in archivio casi da secoli fermi al bivio tra logica e delirio.
Ma seriamente ho dei problemi che spesso non rivelo neppure a me stesso.
Illuminati super mc's, ma do ragione a Fritz quando mi dice che noi siamo dei disadattati.
Faccio brindisi con l'acqua rovinandoti il party solo per disorientarti.
Tutti mi consigliano cosa e' meglio, ma non so se dar retta o no, e' meglio cosi'.
(Unbelievable!) La gente che mi incotra non capisce che non qui per fare l'mc.
Ma tutti i rappers sanno che se scherzano con me moriranno di me.
Tratto lo spazio metrico usando il tatto di un medico che per noncuranza dimentica il suo attrezzo nel tuo stomaco, solletico palati come un c***o col dito, annesso al micro in un amplesso infinito coi soci Cush e Rido.
E' un'edilizia che ti stuzzica e ti sfizia, come una pastiera di sera dopo una buona cena.
Maestro di canto col metodo di insegnamento, grazie al quale anniento l'allievo col diploma.
Ricopro giusto l'essenziale come un perizoma.
Dal liricismo imbattibile come Alberti e Bona, faccio di una tecnica una consuetudine, di una manciata di discepoli una moltitudine; tu non ci riesci, visto che tipo il Cristo moltiplico parole come pani e pesci.
Piu' infottato di un rapper militante nel novantuno, catalogo immagini come Sergio al comune di Belluno.
E' un'infinita esposizione come quella dei mobili al Mercatone, del dorso di un muratore al sole, risultati che vedrai se per un mio live, mi pagherai come uno stile inviato Rai.
Tutti mi consigliano, mi parlano, capiscono, pretendono, se non li ascolto poi si irrigidiscono, si inibiscono parlando di un disco, ma si ripigliano coi cazzi degli altri che piu' preferiscono.
Tutta gente che non serve a niente, fallimentare anche soltanto nel modo di architettare progetti infallibili, come se gli ostacoli si superassero senza nozioni base di business e marketing, senza gusto per la musica e persone a cui doni la tua fiducia facendo qualche rinuncia.
Ora come ora vivo un momento compreso tra un a**etto completo e la concretezza di un credo imperfetto.
Dunque se non ti basta, fammi quattro conti in tasca, invitami a rifarmi con la tua canasta.
Ricordati di fare si' che non manchino gli mc's cosi', che la serata poi diventi un classico.
Vivo la vita del rapper, fatta di mazzate come in Tekken e di soddisfazioni certe, cacciatore di teste nonche' di testi, e in effetti scrupoloso come un detective metto in archivio casi da secoli fermi al bivio tra logica e delirio.
Ma seriamente ho dei problemi che spesso non rivelo neppure a me stesso.
Illuminati super mc's, ma do ragione a Fritz quando mi dice che noi siamo dei disadattati.
Faccio brindisi con l'acqua rovinandoti il party solo per disorientarti.
Tutti mi consigliano cosa e' meglio, ma non so se dar retta o no, e' meglio cosi'.
(Unbelievable!) La gente che mi incotra non capisce che non qui per fare l'mc.
Ma tutti i rappers sanno che se scherzano con me moriranno di me.
Tratto lo spazio metrico usando il tatto di un medico che per noncuranza dimentica il suo attrezzo nel tuo stomaco, solletico palati come un c***o col dito, annesso al micro in un amplesso infinito coi soci Cush e Rido.
E' un'edilizia che ti stuzzica e ti sfizia, come una pastiera di sera dopo una buona cena.
Maestro di canto col metodo di insegnamento, grazie al quale anniento l'allievo col diploma.
Ricopro giusto l'essenziale come un perizoma.
Dal liricismo imbattibile come Alberti e Bona, faccio di una tecnica una consuetudine, di una manciata di discepoli una moltitudine; tu non ci riesci, visto che tipo il Cristo moltiplico parole come pani e pesci.
Piu' infottato di un rapper militante nel novantuno, catalogo immagini come Sergio al comune di Belluno.
E' un'infinita esposizione come quella dei mobili al Mercatone, del dorso di un muratore al sole, risultati che vedrai se per un mio live, mi pagherai come uno stile inviato Rai.
Tutti mi consigliano, mi parlano, capiscono, pretendono, se non li ascolto poi si irrigidiscono, si inibiscono parlando di un disco, ma si ripigliano coi cazzi degli altri che piu' preferiscono.
Tutta gente che non serve a niente, fallimentare anche soltanto nel modo di architettare progetti infallibili, come se gli ostacoli si superassero senza nozioni base di business e marketing, senza gusto per la musica e persone a cui doni la tua fiducia facendo qualche rinuncia.
Ora come ora vivo un momento compreso tra un a**etto completo e la concretezza di un credo imperfetto.
Dunque se non ti basta, fammi quattro conti in tasca, invitami a rifarmi con la tua canasta.
Ricordati di fare si' che non manchino gli mc's cosi', che la serata poi diventi un classico.