Sgarra:
Questa città è un fottuto scherzo della mente
ora reggo il suo peso sulle mie spalle io come Atlante
viaggio all'inferno è solo andata zio non sono Dante
cosa farebbe sta gente per un po' di frusciante
cane a due gambe a due gambe (200 km/h) sulla volante
e il riflesso sulle vetrine la luce del lampeggiante
la preda non è più l'uomo qua ma la merce e il contante
lo sbirro è sempre più sporco del delinquente
e frà passa veloce fra i blocchi fino alle strade del centro
sulle panchine nei parchi fra nubi luna d'argento
le trovi tra le parole è musica di un disco
vita e vizio è croce ma senza cristo
passa la notte in compagnia dei deliri del mondo
affondo i piedi in sta merda poi ci sprofondo
guardami e lasciami andare mentre vado sul fondo
guardami fisso poi ferma tutto in questo secondo
Vincenzo Da Via Anfossi:
Se c'è chi vive la vita come un'offerta
ogni figlio subisce la pena inferta (sè)
scrivo col colore grigio dei blocchi (ehhh)
il foglio tace se chi legge chiude gli occhi
sempre forti in bilico tra le parti (shhh)
e Dio da forma al mondo è il suo oblio
ora basta un fiato e vai sotto colpa di tutto il peso che ti porti addosso
Sgarra:
Lo chiami libero arbitrio stiamo fra bene e male
fra scelte fatte o che avremmo potuto fare
e noi pendiamo dal lato errato fascino del peccato
giusto o sbagliato scegli cosa è normale
è un viaggio a fari spenti sparato a 220
le delusioni fanno male come calci nei denti
stiamo fra infami e buoni col cuore grande così
se ci facciamo i milioni per sempre venerdì
via da qui la donna per amare
i soldi per scappare
la voce per urlare: no frà
caduta libera il volo mi spinge verso il basso
è un labirinto è l'abisso e se entro non ne esco
vita che fiata sul collo la sento addosso
ne accuso il peso ma per le mie braccia è troppo grosso
e non esiste la cura che metta tutto a posto
e paghi la gioia cara e la merda sottocosto
Vincenzo Da Via Anfossi:
Se c'è chi vive la vita come un'offerta
ogni figlio subisce la pena inferta (sè)
scrivo col colore grigio dei blocchi (ehhh)
il foglio tace se chi legge chiude gli occhi
sempre forti in bilico tra le parti (shhh)
e Dio da forma al mondo è il suo oblio
ora basta un fiato e vai sotto colpa di tutto il peso che ti porti addosso [x2]
Questa città è un fottuto scherzo della mente
ora reggo il suo peso sulle mie spalle io come Atlante
viaggio all'inferno è solo andata zio non sono Dante
cosa farebbe sta gente per un po' di frusciante
cane a due gambe a due gambe (200 km/h) sulla volante
e il riflesso sulle vetrine la luce del lampeggiante
la preda non è più l'uomo qua ma la merce e il contante
lo sbirro è sempre più sporco del delinquente
e frà passa veloce fra i blocchi fino alle strade del centro
sulle panchine nei parchi fra nubi luna d'argento
le trovi tra le parole è musica di un disco
vita e vizio è croce ma senza cristo
passa la notte in compagnia dei deliri del mondo
affondo i piedi in sta merda poi ci sprofondo
guardami e lasciami andare mentre vado sul fondo
guardami fisso poi ferma tutto in questo secondo
Vincenzo Da Via Anfossi:
Se c'è chi vive la vita come un'offerta
ogni figlio subisce la pena inferta (sè)
scrivo col colore grigio dei blocchi (ehhh)
il foglio tace se chi legge chiude gli occhi
sempre forti in bilico tra le parti (shhh)
e Dio da forma al mondo è il suo oblio
ora basta un fiato e vai sotto colpa di tutto il peso che ti porti addosso
Sgarra:
Lo chiami libero arbitrio stiamo fra bene e male
fra scelte fatte o che avremmo potuto fare
e noi pendiamo dal lato errato fascino del peccato
giusto o sbagliato scegli cosa è normale
è un viaggio a fari spenti sparato a 220
le delusioni fanno male come calci nei denti
stiamo fra infami e buoni col cuore grande così
se ci facciamo i milioni per sempre venerdì
via da qui la donna per amare
i soldi per scappare
la voce per urlare: no frà
caduta libera il volo mi spinge verso il basso
è un labirinto è l'abisso e se entro non ne esco
vita che fiata sul collo la sento addosso
ne accuso il peso ma per le mie braccia è troppo grosso
e non esiste la cura che metta tutto a posto
e paghi la gioia cara e la merda sottocosto
Vincenzo Da Via Anfossi:
Se c'è chi vive la vita come un'offerta
ogni figlio subisce la pena inferta (sè)
scrivo col colore grigio dei blocchi (ehhh)
il foglio tace se chi legge chiude gli occhi
sempre forti in bilico tra le parti (shhh)
e Dio da forma al mondo è il suo oblio
ora basta un fiato e vai sotto colpa di tutto il peso che ti porti addosso [x2]