O Maybe is the word that I can't say, o maybe is that word, o maybe is the word that I can't say, so...
[DARGEN]
Cerco di salvare parole, cerco di salvare parole poco, cerco di salvare parole poco prima che, cerco di salvare parole poco prima che muoiano in bocca al loro battesimo sotto il morso dell'asma l'ennesimo discorso che non si plasma, nato rigido l'ennesimo fantasma di un silenzio liquido no, non mi limito alle percezioni sonore, riconosco anche il colore e il calore di un rumore, basta il nome, Dargen D'amico, l'occhio vitreo, sappi che il resto lo a**orbe la spugna del micro
[FAME]
e da un micro uscirà un silenzio infinito al posto di un grido, tracceremo parole muovendo il dito vi avviso
muro del suono costruito da Vigo fa di un boato un vagito e di un discorso un desaparecido, io rido, guardando stolti dai tratti sconvolti, che rinunciarono a parlare causando le loro stesse morti, storie di torti irrisolti bloccati da parole e morti e rese schiave d'orgoglio legate ai polsi
(RIT.)
Come chiami questa sensazione che tra noi ha messo fine alla conversazione, nel silenzio ci siamo persi, non dici quello che pensi, quando è diventata una finzione che cos'è cambiato nell'evoluzione, tutte quelle promesse, delle parole non dette
[IL GUERCIO]
Azione, consumo la scena uno, è sera fumo lumo le cameriere aspettando da bere, è il mio copione fin quando, nemico seduto accanto, secondo infranto posso dire o morire soltanto, emozione, le mie labbra in mozione ma il film è muto, sputo il silenzio, parole in fuga all'ultimo minuto, segmenti tra i passanti, scomparse, con te davanti le ho perse, a volte i pianti le hanno sommerse, scena seconda è una bomba, rivelazione manda relazione in cenere dalla c**la alla tomba per nulla rimbomba molto rumore lo schermo mi fissa, mi vuole fermo labbra incollate chiuse come una rizla, la mia milizia, parole di lama, milizia taglia gole ma posso tacere ore, oro, mille k valore, intanto la verità in fiamme usa guanti di amianto, finché il mondo ruotando al contrario non parlerà esperanto.
(RIT.)
[FAME]
Non più un lamento quando un uomo piange, non più un rumore quando un uomo ride, nonostante un grande amore avesse unito le loro vite, ora ferita è rimasta a terra una voce che grida, perché l'amore la uccide, ma il silenzio aumenta la distanza e con un affondo uccide le parole trasportandole a miglia al secondo uomini si sentono soli guardandosi attorno, accendono un cero per ogni parola e guardano bruciare il mondo
[DARGEN]
Si sentono soli accendono un cero per ogni parola guardandosi attorno vedono bruciare il mondo come meno di un secondo, luce dalla luce, del sole dopo di che rimarranno senza parole, se le parole lecite ci terrorizzano ma le persone negano normalmente, se le frasi silenziose sentenziano dove in verità tacciono nobilmente
[DARGEN]
Cerco di salvare parole, cerco di salvare parole poco, cerco di salvare parole poco prima che, cerco di salvare parole poco prima che muoiano in bocca al loro battesimo sotto il morso dell'asma l'ennesimo discorso che non si plasma, nato rigido l'ennesimo fantasma di un silenzio liquido no, non mi limito alle percezioni sonore, riconosco anche il colore e il calore di un rumore, basta il nome, Dargen D'amico, l'occhio vitreo, sappi che il resto lo a**orbe la spugna del micro
[FAME]
e da un micro uscirà un silenzio infinito al posto di un grido, tracceremo parole muovendo il dito vi avviso
muro del suono costruito da Vigo fa di un boato un vagito e di un discorso un desaparecido, io rido, guardando stolti dai tratti sconvolti, che rinunciarono a parlare causando le loro stesse morti, storie di torti irrisolti bloccati da parole e morti e rese schiave d'orgoglio legate ai polsi
(RIT.)
Come chiami questa sensazione che tra noi ha messo fine alla conversazione, nel silenzio ci siamo persi, non dici quello che pensi, quando è diventata una finzione che cos'è cambiato nell'evoluzione, tutte quelle promesse, delle parole non dette
[IL GUERCIO]
Azione, consumo la scena uno, è sera fumo lumo le cameriere aspettando da bere, è il mio copione fin quando, nemico seduto accanto, secondo infranto posso dire o morire soltanto, emozione, le mie labbra in mozione ma il film è muto, sputo il silenzio, parole in fuga all'ultimo minuto, segmenti tra i passanti, scomparse, con te davanti le ho perse, a volte i pianti le hanno sommerse, scena seconda è una bomba, rivelazione manda relazione in cenere dalla c**la alla tomba per nulla rimbomba molto rumore lo schermo mi fissa, mi vuole fermo labbra incollate chiuse come una rizla, la mia milizia, parole di lama, milizia taglia gole ma posso tacere ore, oro, mille k valore, intanto la verità in fiamme usa guanti di amianto, finché il mondo ruotando al contrario non parlerà esperanto.
(RIT.)
[FAME]
Non più un lamento quando un uomo piange, non più un rumore quando un uomo ride, nonostante un grande amore avesse unito le loro vite, ora ferita è rimasta a terra una voce che grida, perché l'amore la uccide, ma il silenzio aumenta la distanza e con un affondo uccide le parole trasportandole a miglia al secondo uomini si sentono soli guardandosi attorno, accendono un cero per ogni parola e guardano bruciare il mondo
[DARGEN]
Si sentono soli accendono un cero per ogni parola guardandosi attorno vedono bruciare il mondo come meno di un secondo, luce dalla luce, del sole dopo di che rimarranno senza parole, se le parole lecite ci terrorizzano ma le persone negano normalmente, se le frasi silenziose sentenziano dove in verità tacciono nobilmente