Quel giorno partì
e il sole era ferro e fuoco
non piangeva mai
da sempre parlava poco
Ma quell'ombra era dentro di lui
lo scavava e senza pietà
lo lasciava indugiare nel dubbio
di chi mai amerà
Distrutto per lei
non aveva più vissuto
perduto in un bar
cercava solo uno sguardo
la scintilla che gli provocò
lo struggente saporde di un no
un rifiuto scottante e improvviso
che tutto cambiò
E sparò
ma non fu la guerra che
accecò la sua solitudine
fu per lei
e per quell'a**urdo no
che in un'alba di lampi e di veleno
lui disertò
sotto un aspro diluvio di fango
lui disertò
Senza dignità
fu vile nel dileguarsi
c'è chi raccontò
che non aveva più labbra
divorate dai morsi di chi
non si sopporta più e che morì
con stampato sul volto un sorriso
di chi ha detto sì
E sparò
ma non fu la guerra che
accecò la sua solitudine
fu per lei
e per quell'a**urdo no
che in un'alba di lampi e veleno
lui disertò
sotto un aspro diluvio di fango
lui disertò
e il sole era ferro e fuoco
non piangeva mai
da sempre parlava poco
Ma quell'ombra era dentro di lui
lo scavava e senza pietà
lo lasciava indugiare nel dubbio
di chi mai amerà
Distrutto per lei
non aveva più vissuto
perduto in un bar
cercava solo uno sguardo
la scintilla che gli provocò
lo struggente saporde di un no
un rifiuto scottante e improvviso
che tutto cambiò
E sparò
ma non fu la guerra che
accecò la sua solitudine
fu per lei
e per quell'a**urdo no
che in un'alba di lampi e di veleno
lui disertò
sotto un aspro diluvio di fango
lui disertò
Senza dignità
fu vile nel dileguarsi
c'è chi raccontò
che non aveva più labbra
divorate dai morsi di chi
non si sopporta più e che morì
con stampato sul volto un sorriso
di chi ha detto sì
E sparò
ma non fu la guerra che
accecò la sua solitudine
fu per lei
e per quell'a**urdo no
che in un'alba di lampi e veleno
lui disertò
sotto un aspro diluvio di fango
lui disertò