Testo e musica di Umberto Giardini
Non è per me un dolce amabile cappietto
che risponde a ogni domanda che mi pongo
mentre ti guardo noto
che il tuo equilibrio cade in fondo
ad un nero caffè
che fingi di dovere
bere in fretta prima che
io ti riveli che ti ho dentro
come un fuoco che odio
ma che non spengo
ma quanto amore dai?
Decentri tutto il bene che vorrei allontanare
A tratti percepire
Perché sei così bella che senza di te
È naturale volere morire
Poter morire per un istante appena
Per poi guardare quel cielo
A tratti finto e a tratti vero in cui
In cui ti vedo ruotare
Ma in un'orbita indefinita
Che mi confonde poi,
la matematica contata su cinque dita
Non è per me un dolce e amabile quadretto
Che può rinnovare o rinnovarci
Ma quello che occorre e che serve è amore
Non è per me un dolce amabile cappietto
che risponde a ogni domanda che mi pongo
mentre ti guardo noto
che il tuo equilibrio cade in fondo
ad un nero caffè
che fingi di dovere
bere in fretta prima che
io ti riveli che ti ho dentro
come un fuoco che odio
ma che non spengo
ma quanto amore dai?
Decentri tutto il bene che vorrei allontanare
A tratti percepire
Perché sei così bella che senza di te
È naturale volere morire
Poter morire per un istante appena
Per poi guardare quel cielo
A tratti finto e a tratti vero in cui
In cui ti vedo ruotare
Ma in un'orbita indefinita
Che mi confonde poi,
la matematica contata su cinque dita
Non è per me un dolce e amabile quadretto
Che può rinnovare o rinnovarci
Ma quello che occorre e che serve è amore