Il remo va a fondo e nascono i cerchi, concentrici ed equidistanti
e in mezzo ai rottami galleggianti gli sparvieri mi girano intorno a decine
Cara sirena che canti la fine, la mia volontà è di ferro, ma si intuisce
che sott'acqua però arrugginisce, come uno spirto guerriero in ossidazione
Ma è troppo tardi, lo so, per avere ragione, e non è facile riuscire a spiegare
il perché io continui a nuotare, e poi cosa rimane? Cosa rimane?
Non credi che ti sarebbe servito imparare l'apnea?
Non senti l'acqua cercare l'imbocco della trachea?
E non dire che non lo sapevi, che la nave è costruita per colare a picco
e che non è l'iceberg che viene ad urtare
ma siamo stati noi
Non vedi che ormai non c'è più niente da salvare?
Da sostituire, commutare forse, ma da salvare no.
Non vedi che ci contendiamo un salvagente di carta,
un remo spezzato? Fra gli squali sarai in salvo.
Maria Santissima del Naufragio, prega per la decomposizione
rapida della carcassa, impediscine il recupero, impedisci ogni sepolcro.
Barra a dritta verso il disastro e musica, maestro!
L'acqua attraversa di respiro le parole che diciamo.
Qua in fondo, cento squali e nessun padrone.
Il rumore in fondo al mare arriva
attutito e tondo, deformato e meraviglioso
Sul fondo i rottami delle cose perse
Lascia andare ogni appiglio, perchè le rivoluzioni
si ripetono in eterno e ridondano e ridondano
è il momento di interromperne la ripetizione
usando la tempesta, tu mollica di pane che affondi nel vasetto di miele
usa la tempesta per liberarti.
"Che gli occhi si tramutino in perle e dalle ossa nascano i coralli"
stai fermo finchè c'è questo scirocco, le decisioni si devono prendere
con il libeccio, e non credere più a nessuno,
aggiungi un trentaduesimo al tuo libro nero.
Dai balla ancora, balla, tu balla sul t**anic,
e ignora la grande balla, guardiamo in faccia la realtà:
la realtà è una faccia di cazzo e dunque sei proprio sicuro di volerti salvare?
maccosa. il vero nome è sussurrato nell'orecchio
sei proprio sicuro di volerti salvare?
Pianta una zucca marcia morta nel fondale
e attendi germogliare, ma dimenticala in fretta,
perché le cose succedono solo quando uno non se le aspetta.
Queste però sono solo parole: I passi sono i tuoi, i passi sono i miei.
Queste però sono solo parole.
e in mezzo ai rottami galleggianti gli sparvieri mi girano intorno a decine
Cara sirena che canti la fine, la mia volontà è di ferro, ma si intuisce
che sott'acqua però arrugginisce, come uno spirto guerriero in ossidazione
Ma è troppo tardi, lo so, per avere ragione, e non è facile riuscire a spiegare
il perché io continui a nuotare, e poi cosa rimane? Cosa rimane?
Non credi che ti sarebbe servito imparare l'apnea?
Non senti l'acqua cercare l'imbocco della trachea?
E non dire che non lo sapevi, che la nave è costruita per colare a picco
e che non è l'iceberg che viene ad urtare
ma siamo stati noi
Non vedi che ormai non c'è più niente da salvare?
Da sostituire, commutare forse, ma da salvare no.
Non vedi che ci contendiamo un salvagente di carta,
un remo spezzato? Fra gli squali sarai in salvo.
Maria Santissima del Naufragio, prega per la decomposizione
rapida della carcassa, impediscine il recupero, impedisci ogni sepolcro.
Barra a dritta verso il disastro e musica, maestro!
L'acqua attraversa di respiro le parole che diciamo.
Qua in fondo, cento squali e nessun padrone.
Il rumore in fondo al mare arriva
attutito e tondo, deformato e meraviglioso
Sul fondo i rottami delle cose perse
Lascia andare ogni appiglio, perchè le rivoluzioni
si ripetono in eterno e ridondano e ridondano
è il momento di interromperne la ripetizione
usando la tempesta, tu mollica di pane che affondi nel vasetto di miele
usa la tempesta per liberarti.
"Che gli occhi si tramutino in perle e dalle ossa nascano i coralli"
stai fermo finchè c'è questo scirocco, le decisioni si devono prendere
con il libeccio, e non credere più a nessuno,
aggiungi un trentaduesimo al tuo libro nero.
Dai balla ancora, balla, tu balla sul t**anic,
e ignora la grande balla, guardiamo in faccia la realtà:
la realtà è una faccia di cazzo e dunque sei proprio sicuro di volerti salvare?
maccosa. il vero nome è sussurrato nell'orecchio
sei proprio sicuro di volerti salvare?
Pianta una zucca marcia morta nel fondale
e attendi germogliare, ma dimenticala in fretta,
perché le cose succedono solo quando uno non se le aspetta.
Queste però sono solo parole: I passi sono i tuoi, i passi sono i miei.
Queste però sono solo parole.