da: Mefistofele di Arrigo Boito
Ogni mortale
Mister gustai,
il Real, l'Ideale,
L'Amore della Vergine,
l'Amore Della Dea...
Sì...
Ma il Real fu dolore
E l'Ideal fu sogno.
Giunto sul passo estremo
della più estrema, età,
In un sogno supremo
sì bea l'anima già,
In un sogno supremo,
sì bea l'anima già,
Re d'un placido mondo,
d'una landa infinita,
A un popolo fecondo
voglio donar la vita.
Sotto una savia legge
vo' che surgano a mille
A mille e genti e gregge
e case e campi e ville.
Ah!...
Voglio che questo sogno
sia la santa poesia
E l'ultimo bisogno
dell'esistenza mia,
dell'esistenza mia.
Voglio che questo sogno
sia la santa poesia
dell'esistenza.
Ogni mortale
Mister gustai,
il Real, l'Ideale,
L'Amore della Vergine,
l'Amore Della Dea...
Sì...
Ma il Real fu dolore
E l'Ideal fu sogno.
Giunto sul passo estremo
della più estrema, età,
In un sogno supremo
sì bea l'anima già,
In un sogno supremo,
sì bea l'anima già,
Re d'un placido mondo,
d'una landa infinita,
A un popolo fecondo
voglio donar la vita.
Sotto una savia legge
vo' che surgano a mille
A mille e genti e gregge
e case e campi e ville.
Ah!...
Voglio che questo sogno
sia la santa poesia
E l'ultimo bisogno
dell'esistenza mia,
dell'esistenza mia.
Voglio che questo sogno
sia la santa poesia
dell'esistenza.