Nel Getsemani gli ulivi si incurvano grondanti sangue
e tra i loro nodosi rami soltanto al pettirosso
è dato riporre la propria dimora.
E' nel nulla che risiede l'infinita essenza del cosmo,
è nel nulla che l'infinito diviene misurabile.
Il grido dell'uomo giace oramai sconfitto a terra,
devastato dalle lame del tempo
e non mi resta che raccogliere la mia ombra
come una vecchia giacca maleodorante, caduta alle mie spalle.
E' nel silenzio che risiede il concerto delle menti elette,
è nel silenzio che ha inizio la genesi di ogni creazione.
Eh, in troppi se lo sono dimenticati.
L'oblio è il cancro della conoscenza.
E ancora!
E' nel buio che risiede la magia di ogni luce,
è nel buio che risplendono le stelle!
e tra i loro nodosi rami soltanto al pettirosso
è dato riporre la propria dimora.
E' nel nulla che risiede l'infinita essenza del cosmo,
è nel nulla che l'infinito diviene misurabile.
Il grido dell'uomo giace oramai sconfitto a terra,
devastato dalle lame del tempo
e non mi resta che raccogliere la mia ombra
come una vecchia giacca maleodorante, caduta alle mie spalle.
E' nel silenzio che risiede il concerto delle menti elette,
è nel silenzio che ha inizio la genesi di ogni creazione.
Eh, in troppi se lo sono dimenticati.
L'oblio è il cancro della conoscenza.
E ancora!
E' nel buio che risiede la magia di ogni luce,
è nel buio che risplendono le stelle!