10 minuti prima di separarci lo noti, il mio sguardo cambia e le paure sono chiodi,
resta un bacio poi dieci poi cento, la speranza è che l'amore possa intimorire il tempo,
a tal punto da farlo rallentare, ho troppe sfumature del tuo viso da memorizzare,
vorrei gridare che non voglio andare, convinto che un abbraccio sia impossibile da spezzare,
fingo d'essere forte, cercando di rubare un minuto e farmi un debito con la morte,
le mie lacrime represse, scivolano sul cuore e bruciano sfiorando le ferite aperte,
e lascerò una smorfia di dolore, solo quando i tuoi occhi non la potranno vedere al sole,
e io non sono un poeta che può sorprenderti, tu sei poesia io mi limito a leggerti,
E so che non sarai più sola, cercami in una parola, io vengo a prenderti (sono qui), ti prego a spettami (sono qui)
Lo sento il treno corre sui binari, corre come i nostri pensieri quando saremo più lontani,
nessuna voce che ne annuncia l'arrivo, ma io ne avverto le vibrazioni che scuotono il respiro,
(come un terremoto p***to a destabilizzare), la finta sicurezza che sono costretto a mostrare,
e solo un fischio. ora graffia il silenzio, il treno è in partenza ci avvisa che è scaduto il tempo,
e il tuo sorriso struggente, carico di una solitudine che scava inevitabilmente,
nella mia vita che si mischia col tuo odore, l'ultimo sguardo leviga gli spigoli del cuore,
le tue parole che si infrangono sul vetro, le porte che si chiudono e non si torna più indietro,
quei pochi metri di distanza lo sai bene, annulleranno ogni secondo che abbiamo passato insieme,
RIT
E so che non sarai più sola, cercami in una parola, io vengo a prenderti (sono qui), ti prego a spettami (sono qui)
E tu che hai visto cambiare il mio sguardo, resta vuoto e non c'è modo di colmarlo,
e tu che hai visto cambiare il mio sguardo, nell'istante in cui sei p***ta a rubarlo,
la musica nasce dentro, un'emozione sfiora le corde dell'anima e le trasforma in uno strumento,
e tu sei quell'emozione, quella che trasforma in poesia le più umili parole,
la tua mancanza, le notti in messenger e noi illusi di accorciare la distanza,
le pulsazioni la mia viiiita è frenetica, respiro la callllma perchè sei la mia domenica
e tu che hai visto cambiare il mio sguardo, resta vuoto e non c'è modo di colmarlo,
e tu che hai visto cambiare il mio sguardo, nell'istante in cui sei p***ta a rubarlo,
resta un bacio poi dieci poi cento, la speranza è che l'amore possa intimorire il tempo,
a tal punto da farlo rallentare, ho troppe sfumature del tuo viso da memorizzare,
vorrei gridare che non voglio andare, convinto che un abbraccio sia impossibile da spezzare,
fingo d'essere forte, cercando di rubare un minuto e farmi un debito con la morte,
le mie lacrime represse, scivolano sul cuore e bruciano sfiorando le ferite aperte,
e lascerò una smorfia di dolore, solo quando i tuoi occhi non la potranno vedere al sole,
e io non sono un poeta che può sorprenderti, tu sei poesia io mi limito a leggerti,
E so che non sarai più sola, cercami in una parola, io vengo a prenderti (sono qui), ti prego a spettami (sono qui)
Lo sento il treno corre sui binari, corre come i nostri pensieri quando saremo più lontani,
nessuna voce che ne annuncia l'arrivo, ma io ne avverto le vibrazioni che scuotono il respiro,
(come un terremoto p***to a destabilizzare), la finta sicurezza che sono costretto a mostrare,
e solo un fischio. ora graffia il silenzio, il treno è in partenza ci avvisa che è scaduto il tempo,
e il tuo sorriso struggente, carico di una solitudine che scava inevitabilmente,
nella mia vita che si mischia col tuo odore, l'ultimo sguardo leviga gli spigoli del cuore,
le tue parole che si infrangono sul vetro, le porte che si chiudono e non si torna più indietro,
quei pochi metri di distanza lo sai bene, annulleranno ogni secondo che abbiamo passato insieme,
RIT
E so che non sarai più sola, cercami in una parola, io vengo a prenderti (sono qui), ti prego a spettami (sono qui)
E tu che hai visto cambiare il mio sguardo, resta vuoto e non c'è modo di colmarlo,
e tu che hai visto cambiare il mio sguardo, nell'istante in cui sei p***ta a rubarlo,
la musica nasce dentro, un'emozione sfiora le corde dell'anima e le trasforma in uno strumento,
e tu sei quell'emozione, quella che trasforma in poesia le più umili parole,
la tua mancanza, le notti in messenger e noi illusi di accorciare la distanza,
le pulsazioni la mia viiiita è frenetica, respiro la callllma perchè sei la mia domenica
e tu che hai visto cambiare il mio sguardo, resta vuoto e non c'è modo di colmarlo,
e tu che hai visto cambiare il mio sguardo, nell'istante in cui sei p***ta a rubarlo,