Ah, fors'e' lui che l'anima Solinga ne' tumulti Godea sovente pingere De' suoi colori occulti! Lui che modesto e vigile All'egre soglie ascese, E nuova febbre accese, Destandomi all'amor. A quell'amor ch'e' palpito Dell'universo intero, Misterioso, altero, Croce e delizia al cor.
PreludioDell'invito trascorsa è già l'ora...In Alfredo Germont, o signoraBrindisi: Libiamo ne' lieti caliciValzer e Duetto: Che è ciò? - Non gradireste ora le danze?La Traviata, Act I: Un dì, felice, etereaStretta dell'Introduzione: Si ridesta in ciel l'auroraÈ Strano!... È Strano!...Ah, fors'è lui che l'animaFollie!... Follie!... Delirio vano è questo!... Sempre libera degg'ioLunge da lei per me non v'ha dilettoDe' miei bollenti spiritiAnnina, donde vieni? - Da ParigiO mio rimorso! O infamiaAlfredo? - Per Parigi or or partivaAh, ah, scopriva Flora il mio ritiro!Pura siccome un angeloBella voi siete e giovineDite alla giovine sì bella e puraImponete - Non amarlo ditegliMorrò!... La mia memoriaDammi tu forza, o cielo!Ah, vive sol quel core all'amor mio!Di Violetta! Perché son io commosso!...Di Provenza il mar, il suol chi dal cor ti cancellò?Né rispondi d'un padre all'affetto?No, non udrai rimproveriAvrem lieta di maschere la notteCoro di zingarelle: Noi siamo zingarelleCoro di mattadori spagnuoli: Di Madride noi siam mattadoriAlfredo!... Voi!... - Sì, amici...Invitato a qui seguirmiOr tutti a meDi sprezzo degno se stesso rendePreludioAnnina? - Comandate?"Teneste la promessa..." / Addio, del passato bei sogni ridentiLargo al quadrupedeSignora! - Che t'accade?Parigi, o cara, noi lasceremoAh, no più ... A un tempio... Alfredo, andiamoGran Dio! morir sì giovineAh, Violetta!... - Voi, signor!...Prendi; quest'è l'immagineÈ strano!... - Che! - Cessarono gli spasimi