Io sono
un essere umano
unico, sensibile, irripetibile
e come tale sono responsabile
del mio pensiero e del mio operato
perché sono
un cittadino dello Stato.
Hanno fatto ultimamente tante cose, per esempio...
Hanno fatto l'Unione europea
perché dicon che è a**ai conveniente
hanno fatto un bel po' di discorsi
e hanno anche eletto il nuovo presidente.
E vai!
Han ridotto le spese statali
senza mettere a rischio le pensioni
han discusso sul costo del denaro
e han parlato spesso di nuove istituzioni.
E vai!
Ma io
dov'ero
probabilmente in quel momento
non c'ero
ero in vacanza o forse ero malato
chissà perché non mi hanno interpellato.
E no, perché io conto
non me ne faccio un vanto
m'han detto che io conto e son contento.
E anche se ogni tanto
ho qualche cedimento
so già che sotto sotto son convinto.
Non sono un uomo medio
ma, come dire, sono un individuo
non sono affatto inutile e passivo
so di esser decisivo
do il mio contributo alla democrazia.
Hanno fatto ultimamente tante cose, per esempio...
Hanno fatto il bilancio dello Stato
e si parla da un po' di recessione
han ridotto gli orari di lavoro
cercando di frenare la disoccupazione.
E vai!
Hanno fatto il mercato globale
che prevede uno scambio più efficace
è scoppiata la crisi nei Balcani
e dicon che hanno fatto la guerra per la pace.
E vai!
[parlato:] No, no, non dico che hanno fatto bene o hanno fatto male. Non mi permetterei mai. D'altronde sono loro che decidono e... basta distrarsi un attimo. Sì, sì, lo so che gli a**enti hanno sempre torto. Ma non c'è stato un imbecille che ha detto che «libertà è partecipazione»?
E sì, perché io conto
non me ne faccio un vanto
m'han detto che io conto e son contento.
E sono sempre p***to
a fare il mio intervento
son p***to su ogni tipo di argomento.
Non odio e non invidio
è naturale, sono un individuo
però non sono certo un qualunquista
né un frustrato pessimista
credo nella pace e nella libertà.
Io sono
un essere umano
unico, sensibile, irripetibile
ma mi hanno detto che sono molto fragile
e forse anche da ricoverare
perché sono l'unico italiano
che crede ancora di contare.
un essere umano
unico, sensibile, irripetibile
e come tale sono responsabile
del mio pensiero e del mio operato
perché sono
un cittadino dello Stato.
Hanno fatto ultimamente tante cose, per esempio...
Hanno fatto l'Unione europea
perché dicon che è a**ai conveniente
hanno fatto un bel po' di discorsi
e hanno anche eletto il nuovo presidente.
E vai!
Han ridotto le spese statali
senza mettere a rischio le pensioni
han discusso sul costo del denaro
e han parlato spesso di nuove istituzioni.
E vai!
Ma io
dov'ero
probabilmente in quel momento
non c'ero
ero in vacanza o forse ero malato
chissà perché non mi hanno interpellato.
E no, perché io conto
non me ne faccio un vanto
m'han detto che io conto e son contento.
E anche se ogni tanto
ho qualche cedimento
so già che sotto sotto son convinto.
Non sono un uomo medio
ma, come dire, sono un individuo
non sono affatto inutile e passivo
so di esser decisivo
do il mio contributo alla democrazia.
Hanno fatto ultimamente tante cose, per esempio...
Hanno fatto il bilancio dello Stato
e si parla da un po' di recessione
han ridotto gli orari di lavoro
cercando di frenare la disoccupazione.
E vai!
Hanno fatto il mercato globale
che prevede uno scambio più efficace
è scoppiata la crisi nei Balcani
e dicon che hanno fatto la guerra per la pace.
E vai!
[parlato:] No, no, non dico che hanno fatto bene o hanno fatto male. Non mi permetterei mai. D'altronde sono loro che decidono e... basta distrarsi un attimo. Sì, sì, lo so che gli a**enti hanno sempre torto. Ma non c'è stato un imbecille che ha detto che «libertà è partecipazione»?
E sì, perché io conto
non me ne faccio un vanto
m'han detto che io conto e son contento.
E sono sempre p***to
a fare il mio intervento
son p***to su ogni tipo di argomento.
Non odio e non invidio
è naturale, sono un individuo
però non sono certo un qualunquista
né un frustrato pessimista
credo nella pace e nella libertà.
Io sono
un essere umano
unico, sensibile, irripetibile
ma mi hanno detto che sono molto fragile
e forse anche da ricoverare
perché sono l'unico italiano
che crede ancora di contare.