Track15
Schaunard
Che avvien?
Mimì
(Apre gli occhi e sorride per rassicurare Ro-dolfo e
Schaunard.)
Nulla. s*****ne.
Rodolfo
(La adagia sul cuscino.)
Zitta, per carità.
Mimì
Sì, sì, perdona,
ora sarò buona.
(Musetta e Marcello entrano cautamente, Musetta porta un
manicotto e Marcello una boccetta.)
Musetta
(a Rodolfo)
Dorme?
Rodolfo
(avvicinandosi a Marcello)
Riposa.
Marcello
Ho veduto il dottore!
Verrà; gli ho fatto fretta.
Ecco il cordial.
(Prende una lampada a spirito, la pone sulla tavola e
l'accende.)
Mimì
Chi parla?
Musetta
(Si avvicina a Mimì e le porge il manicotto.)
Io, Musetta.
Mimì
(Aiutata da Musetta si rizza sul letto, e con gioia quasi
infantile prende il manicotto.)
Oh, come è bello e morbido! Non più
le mani allividite. Il tepore
le abbellirà... (a Rodolfo) Sei tu
che me lo doni?
Musetta
(p***ta)
Sì.
Mimì
(Stende una mano a Rodolfo).
Tu, spensierato!
Grazie. Ma costerà.
(Rodolfo scoppia in pianto.)
Piangi? s*****ne...
Pianger così, perché?
(Mette le mani nel manicotto, si a**opisce in-clinando
graziosamente la testa sul manicotto in atto di dormire.)
Mimì
Qui.. amor... sempre con te!
Le mani... al caldo... e... dormire.
(Silenzio).
Rodolfo
Che ha detto
il medico?
(Rassicurato nel vedere che Mimì si è addor-mentata,
cautamente si allontana da essa e fatto un cenno agli altri di
non far rumore, si avvicina a Marcello.)
Marcello
Verrà.
(Rodolfo, Marcello e Schaunard parlano a**ai sottovoce fra
di loro; di tanto in tanto Rodolfo fa qualche passo verso il
letto, sorvegliando Mimì, poi ritorna verso gli amici.)
(Musetta fa scaldare la medicina portata da Marcello sul
fornello a spirito, e quasi incon-sciamente mormora una
preghiera.)
Musetta
Madonna benedetta,
fate la grazia a questa poveretta
che non debba morire.
(interrompendosi, a Marcello)
Qui ci vuole un riparo
perché la fiamma sventola.
(Marcello si avvicina e mette un libro ritto sulla tavola
formando paravento alla lampa-da.)
Così.
(Ripiglia la preghiera.)
E che possa guarire.
Madonna santa, io sono
indegna di perdono,
mentre invece Mimì
è un angelo del cielo.
(mentre Musetta prega, Rodolfo le si è avvici-nato.)
Rodolfo
Io spero ancora. Vi pare che sia
grave?
Musetta
Non credo.
(Schaunard camminando sulla punta dei piedi va ad
osservare Mimì, fa un gesto di dolore e ritorna presso
Marcello.)
Schaunard
(con voce strozzata)
Marcello, è spirata...
(Intanto Rodolfo si è avveduto che il sole della finestra della
soffitta sta per battere sul volto di Mimì e cerca intorno come
porvi riparo; Musetta se ne avvede e gli indica la sua
mantiglia, sale su di una sedia e studia il modo di distenderla
sulla finestra.)
(Marcello si avvicina a sua volta al letto e se ne scosta
atterrito; intanto entra Colline che depone del danaro sulla
tavola presso a Mu-setta.)
Colline
Musetta, a voi!
(Poi visto Rodolfo che solo non riesce a col-locare la
mantiglia corre ad aiutarlo c***-dendogli di Mimì)
Come va?...
Rodolfo
Vedi?... È tranquilla.
(Rodolfo si volge verso Mimì, in quel mentre Musetta gli fa
cenno che la medicina è p***ta, scende dalla scranna, ma
nell'accorrere presso Musetta si accorge dello strano conte
-gno di Marcello e Schaunard.)
(con voce strozzata dallo sgomento)
Che vuol dire
quell'andare e venire,
quel guardarmi così...
Marcello
(Non regge più, corre a Rodolfo e abbrac-ciandolo con voce
angosciata grida:)
Coraggio !
Rodolfo
(Si precipita al letto di Mimi, la solleva e sco-tendola grida
colla massima disperazione:)
(piangendo)
Mimì... Mimì!...
(Si getta sul corpo esanime di Mimì.
(Musetta, spaventata corre al letto, getta un grido
angoscioso, b***andosi ginocchioni e piangente ai piedi di
Mimì dalla parte opposta di Rodolfo.
Schaunard si abbandona accasciato su di una sedia a
sinistra della scena.Colline va ai piedi del letto, rimanendo
atterrito per la rapidità della catastrofe. Marcello singhiozza,
volgendo le spalle al proscenio.)
Fine
Schaunard
Che avvien?
Mimì
(Apre gli occhi e sorride per rassicurare Ro-dolfo e
Schaunard.)
Nulla. s*****ne.
Rodolfo
(La adagia sul cuscino.)
Zitta, per carità.
Mimì
Sì, sì, perdona,
ora sarò buona.
(Musetta e Marcello entrano cautamente, Musetta porta un
manicotto e Marcello una boccetta.)
Musetta
(a Rodolfo)
Dorme?
Rodolfo
(avvicinandosi a Marcello)
Riposa.
Marcello
Ho veduto il dottore!
Verrà; gli ho fatto fretta.
Ecco il cordial.
(Prende una lampada a spirito, la pone sulla tavola e
l'accende.)
Mimì
Chi parla?
Musetta
(Si avvicina a Mimì e le porge il manicotto.)
Io, Musetta.
Mimì
(Aiutata da Musetta si rizza sul letto, e con gioia quasi
infantile prende il manicotto.)
Oh, come è bello e morbido! Non più
le mani allividite. Il tepore
le abbellirà... (a Rodolfo) Sei tu
che me lo doni?
Musetta
(p***ta)
Sì.
Mimì
(Stende una mano a Rodolfo).
Tu, spensierato!
Grazie. Ma costerà.
(Rodolfo scoppia in pianto.)
Piangi? s*****ne...
Pianger così, perché?
(Mette le mani nel manicotto, si a**opisce in-clinando
graziosamente la testa sul manicotto in atto di dormire.)
Mimì
Qui.. amor... sempre con te!
Le mani... al caldo... e... dormire.
(Silenzio).
Rodolfo
Che ha detto
il medico?
(Rassicurato nel vedere che Mimì si è addor-mentata,
cautamente si allontana da essa e fatto un cenno agli altri di
non far rumore, si avvicina a Marcello.)
Marcello
Verrà.
(Rodolfo, Marcello e Schaunard parlano a**ai sottovoce fra
di loro; di tanto in tanto Rodolfo fa qualche passo verso il
letto, sorvegliando Mimì, poi ritorna verso gli amici.)
(Musetta fa scaldare la medicina portata da Marcello sul
fornello a spirito, e quasi incon-sciamente mormora una
preghiera.)
Musetta
Madonna benedetta,
fate la grazia a questa poveretta
che non debba morire.
(interrompendosi, a Marcello)
Qui ci vuole un riparo
perché la fiamma sventola.
(Marcello si avvicina e mette un libro ritto sulla tavola
formando paravento alla lampa-da.)
Così.
(Ripiglia la preghiera.)
E che possa guarire.
Madonna santa, io sono
indegna di perdono,
mentre invece Mimì
è un angelo del cielo.
(mentre Musetta prega, Rodolfo le si è avvici-nato.)
Rodolfo
Io spero ancora. Vi pare che sia
grave?
Musetta
Non credo.
(Schaunard camminando sulla punta dei piedi va ad
osservare Mimì, fa un gesto di dolore e ritorna presso
Marcello.)
Schaunard
(con voce strozzata)
Marcello, è spirata...
(Intanto Rodolfo si è avveduto che il sole della finestra della
soffitta sta per battere sul volto di Mimì e cerca intorno come
porvi riparo; Musetta se ne avvede e gli indica la sua
mantiglia, sale su di una sedia e studia il modo di distenderla
sulla finestra.)
(Marcello si avvicina a sua volta al letto e se ne scosta
atterrito; intanto entra Colline che depone del danaro sulla
tavola presso a Mu-setta.)
Colline
Musetta, a voi!
(Poi visto Rodolfo che solo non riesce a col-locare la
mantiglia corre ad aiutarlo c***-dendogli di Mimì)
Come va?...
Rodolfo
Vedi?... È tranquilla.
(Rodolfo si volge verso Mimì, in quel mentre Musetta gli fa
cenno che la medicina è p***ta, scende dalla scranna, ma
nell'accorrere presso Musetta si accorge dello strano conte
-gno di Marcello e Schaunard.)
(con voce strozzata dallo sgomento)
Che vuol dire
quell'andare e venire,
quel guardarmi così...
Marcello
(Non regge più, corre a Rodolfo e abbrac-ciandolo con voce
angosciata grida:)
Coraggio !
Rodolfo
(Si precipita al letto di Mimi, la solleva e sco-tendola grida
colla massima disperazione:)
(piangendo)
Mimì... Mimì!...
(Si getta sul corpo esanime di Mimì.
(Musetta, spaventata corre al letto, getta un grido
angoscioso, b***andosi ginocchioni e piangente ai piedi di
Mimì dalla parte opposta di Rodolfo.
Schaunard si abbandona accasciato su di una sedia a
sinistra della scena.Colline va ai piedi del letto, rimanendo
atterrito per la rapidità della catastrofe. Marcello singhiozza,
volgendo le spalle al proscenio.)
Fine