Track12
Musetta
(ansimante)
C'è Mimì...
(Con viva ansietà attorniano Musetta.)
C'è Mimì che mi segue e che sta male.
Rodolfo
Ov'è?
Musetta
Nel far le scale
più non si resse.
(Si vede, per l'uscio aperto, Mimì seduta sul più alto gradino
della scala.)
Rodolfo
Ah!
(Si precipita verso Mimì; Marcello accorre anche lui.)
Schaunard
(a Colline)
Noi accostiam
quel lettuccio.
(Ambedue portano innanzi il letto.)
Rodolfo
(Coll'aiuto di Marcello porta Mimì fino al let-to.)
Là.
(agli amici, piano:)
Da bere.
(Musetta accorre col bicchiere dell'acqua e ne dà un sorso a
Mimì.)
Mimì
(con grande passione)
Rodolfo!
Rodolfo
(Adagia Mimì sul letto.)
Zitta, riposa.
Mimì
(Abbraccia Rodolfo.)
O mio Rodolfo!
Mi vuoi qui con te?
Rodolfo
Ah! mia Mimì,
sempre, sempre !
(Persuade Mimì a sdraiarsi sul letto e stende su di lei la
coperta, poi con grandi cure le ac-comoda il guanciale sotto
la testa.)
Musetta
(Trae in disparte gli altri, e dice loro sottovo-ce:)
Intesi dire che Mimì, fuggita
dal Viscontino, era in fin di vita.
Dove stia? Cerca, cerca... la veggo
passar per via
trascinandosi a stento.
Mi dice: «Più non reggo...
Muoio! lo sento...
(Agitandosi, senz'accorgersene alza la voce.)
Voglio morir con lui! Forse m'aspetta...
M'accompagni, Musetta?...»
Marcello
(Fa cenno di parlar piano e Musetta si porta a maggior
distanza da Mimì.)
Sst.
Mimì
Mi sento a**ai meglio...
lascia ch'io guardi intorno.
(con dolce sorriso)
Ah, come si sta bene qui!
Si rinasce, ancor sento la vita qui...
(alzandosi un poco e riabbracciando Rodolfo)
No! tu non mi lasci più!
Rodolfo
Benedetta bocca,
tu ancor mi parli!
Musetta
(da parte agli altri tre)
Che ci avete in casa?
Marcello
Nulla !
Musetta
Non caffè? Non vino?
Marcello
(con grande sconforto)
Nulla! Ah! miseria!
Schaunard
(osservata cautamente Mimì, tristemente a Colline, traendolo
in disparte:)
Fra mezz'ora è morta!
Mimì
Ho tanto freddo!...
Se avessi un manicotto! Queste mie mani
riscaldare non si potranno mai?
(Tossisce.)
Rodolfo
(Prende nelle sue le mani di Mimì riscaldan-dogliele.)
Qui nelle mie! Taci!
Il parlar ti stanca.
Mimì
Ho un po' di tosse!
Ci sono avvezza.
(Vedendo gli amici di Rodolfo, li chiama per nome: essi
accorrono premurosi presso di lei.)
Buon giorno, Marcello,
Schaunard, Colline... buon giorno.
(sorridendo)
Tutti qui, tutti qui
sorridenti a Mimì.
Rodolfo
Non parlar, non parlar.
Mimì
Parlo piano,
non temere, Marcello,
(facendogli cenno di appressarsi)
date retta: è a**ai buona Musetta.
Marcello
Lo so, lo so.
(Porge la mano a Musetta.)
(Schaunard e Colline si allontanano triste-mente: Schaunard
siede al tavolo, col viso fra le mani; Colline rimane
pensieroso.)
Musetta
(Conduce Marcello lontano da Mimì, si leva gli orecchini e
glieli porge dicendogli sotto-voce:)
A te, vendi, riporta
qualche cordial, manda un dottore!...
Rodolfo
Riposa.
Mimì
Tu non mi lasci?
Rodolfo
No! No!
(Mimì a poco a poco si a**opisce, Rodolfo prende una
scranna e siede presso al letto)
(Marcello fa per partire, Musetta lo arresta e lo conduce più
lontano da Mimì.)
Musetta
Ascolta!
Forse è l'ultima volta
che ha espresso un desiderio, poveretta!
Pel manicotto io vo. Con te verrò.
Marcello
(commosso)
Sei buona, o mia Musetta.
(Musetta e Marcello partono frettolosi.)
Musetta
(ansimante)
C'è Mimì...
(Con viva ansietà attorniano Musetta.)
C'è Mimì che mi segue e che sta male.
Rodolfo
Ov'è?
Musetta
Nel far le scale
più non si resse.
(Si vede, per l'uscio aperto, Mimì seduta sul più alto gradino
della scala.)
Rodolfo
Ah!
(Si precipita verso Mimì; Marcello accorre anche lui.)
Schaunard
(a Colline)
Noi accostiam
quel lettuccio.
(Ambedue portano innanzi il letto.)
Rodolfo
(Coll'aiuto di Marcello porta Mimì fino al let-to.)
Là.
(agli amici, piano:)
Da bere.
(Musetta accorre col bicchiere dell'acqua e ne dà un sorso a
Mimì.)
Mimì
(con grande passione)
Rodolfo!
Rodolfo
(Adagia Mimì sul letto.)
Zitta, riposa.
Mimì
(Abbraccia Rodolfo.)
O mio Rodolfo!
Mi vuoi qui con te?
Rodolfo
Ah! mia Mimì,
sempre, sempre !
(Persuade Mimì a sdraiarsi sul letto e stende su di lei la
coperta, poi con grandi cure le ac-comoda il guanciale sotto
la testa.)
Musetta
(Trae in disparte gli altri, e dice loro sottovo-ce:)
Intesi dire che Mimì, fuggita
dal Viscontino, era in fin di vita.
Dove stia? Cerca, cerca... la veggo
passar per via
trascinandosi a stento.
Mi dice: «Più non reggo...
Muoio! lo sento...
(Agitandosi, senz'accorgersene alza la voce.)
Voglio morir con lui! Forse m'aspetta...
M'accompagni, Musetta?...»
Marcello
(Fa cenno di parlar piano e Musetta si porta a maggior
distanza da Mimì.)
Sst.
Mimì
Mi sento a**ai meglio...
lascia ch'io guardi intorno.
(con dolce sorriso)
Ah, come si sta bene qui!
Si rinasce, ancor sento la vita qui...
(alzandosi un poco e riabbracciando Rodolfo)
No! tu non mi lasci più!
Rodolfo
Benedetta bocca,
tu ancor mi parli!
Musetta
(da parte agli altri tre)
Che ci avete in casa?
Marcello
Nulla !
Musetta
Non caffè? Non vino?
Marcello
(con grande sconforto)
Nulla! Ah! miseria!
Schaunard
(osservata cautamente Mimì, tristemente a Colline, traendolo
in disparte:)
Fra mezz'ora è morta!
Mimì
Ho tanto freddo!...
Se avessi un manicotto! Queste mie mani
riscaldare non si potranno mai?
(Tossisce.)
Rodolfo
(Prende nelle sue le mani di Mimì riscaldan-dogliele.)
Qui nelle mie! Taci!
Il parlar ti stanca.
Mimì
Ho un po' di tosse!
Ci sono avvezza.
(Vedendo gli amici di Rodolfo, li chiama per nome: essi
accorrono premurosi presso di lei.)
Buon giorno, Marcello,
Schaunard, Colline... buon giorno.
(sorridendo)
Tutti qui, tutti qui
sorridenti a Mimì.
Rodolfo
Non parlar, non parlar.
Mimì
Parlo piano,
non temere, Marcello,
(facendogli cenno di appressarsi)
date retta: è a**ai buona Musetta.
Marcello
Lo so, lo so.
(Porge la mano a Musetta.)
(Schaunard e Colline si allontanano triste-mente: Schaunard
siede al tavolo, col viso fra le mani; Colline rimane
pensieroso.)
Musetta
(Conduce Marcello lontano da Mimì, si leva gli orecchini e
glieli porge dicendogli sotto-voce:)
A te, vendi, riporta
qualche cordial, manda un dottore!...
Rodolfo
Riposa.
Mimì
Tu non mi lasci?
Rodolfo
No! No!
(Mimì a poco a poco si a**opisce, Rodolfo prende una
scranna e siede presso al letto)
(Marcello fa per partire, Musetta lo arresta e lo conduce più
lontano da Mimì.)
Musetta
Ascolta!
Forse è l'ultima volta
che ha espresso un desiderio, poveretta!
Pel manicotto io vo. Con te verrò.
Marcello
(commosso)
Sei buona, o mia Musetta.
(Musetta e Marcello partono frettolosi.)