Puzza di vita infame, di pane e letame, di uomini misti a pollame, di giorni passati ad intessere trame,
da mostri coperti di squame, fame di fama per chissà che non c'è più limite e lo continuano a ripetere
come se ti volessero convincere da te non si aspetta regole.
Qui nella provincia poco resta, basta un arresto per far festa, due telecamere e un'inchiesta, che si foto montano la testa, quindi con pazienza zen cucina il tuo vicino alla julienne, con un pizzico di cream che fa molto Sushi, che di questi tempi tu mi capisci. Tutto il paese è sgomento per un delitto cruento, che accanimento ed è sempre il momento topico per un approfondimento clinico perché sai pure l'opinione pubblica sbanda, come in un samba ma di propaganda in cui suona stramba qualunque domanda quando certi mamba si chiamano Amanda.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Da vera superstar del Grand Guignol manifesti self control, con in scena l'Interpol come in preda ad una sbronza di alcool e luminol. Tu sevizi a domicilio, porta a porta porti l'omicidio morta morta sorpresa col botto a miccia corta come un candelotto sulla torta. Hai il fascino subdolo del dodicesimo apostolo che ci condanna all'ergastolo, da scontare in via domiciliare a guardare agitare uno scarpone ed un mestolo nei tinelli con la Palombelli a parlar di spinelli, corna e coltelli, figli e fratelli, macchie ed avelli di Lapo e gli Agnelli, pure di quelli...
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Vinci la gara degli ascolti, tu fai l'ospite e poi svolti, in quanti ti vogliono, molti, con tutti gli altri a parlar dei risvolti, facce antipatiche disquisiscono, di tracce ematiche che non esistono e fra le natiche esibiscono gogne mediatiche ce le inseriscono, niente male il commento musicale al servizio del telegiornale, fam fatale, fetale, ferale e serale con l'elemosina in percentuale, cambia più versioni di windows, freddo più di un pezzo di findus, che peccato non abbiamo campus sai che randevouz fra TG e news.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
da mostri coperti di squame, fame di fama per chissà che non c'è più limite e lo continuano a ripetere
come se ti volessero convincere da te non si aspetta regole.
Qui nella provincia poco resta, basta un arresto per far festa, due telecamere e un'inchiesta, che si foto montano la testa, quindi con pazienza zen cucina il tuo vicino alla julienne, con un pizzico di cream che fa molto Sushi, che di questi tempi tu mi capisci. Tutto il paese è sgomento per un delitto cruento, che accanimento ed è sempre il momento topico per un approfondimento clinico perché sai pure l'opinione pubblica sbanda, come in un samba ma di propaganda in cui suona stramba qualunque domanda quando certi mamba si chiamano Amanda.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Da vera superstar del Grand Guignol manifesti self control, con in scena l'Interpol come in preda ad una sbronza di alcool e luminol. Tu sevizi a domicilio, porta a porta porti l'omicidio morta morta sorpresa col botto a miccia corta come un candelotto sulla torta. Hai il fascino subdolo del dodicesimo apostolo che ci condanna all'ergastolo, da scontare in via domiciliare a guardare agitare uno scarpone ed un mestolo nei tinelli con la Palombelli a parlar di spinelli, corna e coltelli, figli e fratelli, macchie ed avelli di Lapo e gli Agnelli, pure di quelli...
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Vinci la gara degli ascolti, tu fai l'ospite e poi svolti, in quanti ti vogliono, molti, con tutti gli altri a parlar dei risvolti, facce antipatiche disquisiscono, di tracce ematiche che non esistono e fra le natiche esibiscono gogne mediatiche ce le inseriscono, niente male il commento musicale al servizio del telegiornale, fam fatale, fetale, ferale e serale con l'elemosina in percentuale, cambia più versioni di windows, freddo più di un pezzo di findus, che peccato non abbiamo campus sai che randevouz fra TG e news.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.
Se non hai più niente da perdere, se non sai più che cosa prendere, se non hai più niente da spendere, hai comunque una storia da vendere.