Sono intorno a noi, in mezzo a noi
in molti casi siamo noi a far promesse
senza mantenerle mai se non per calcolo
il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile
la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere
e non far partecipare nessun altro
nella logica del gioco la sola regola è esser scaltri
niente scrupoli o rispetto verso i propri simili
perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili.
Sono tanti, arroganti coi più deboli e zerbini coi potenti
sono replicanti, sono tutti identici, guardali
stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere.
Come lucertole s'arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano
fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno
spendono, spandono e sono quel che hanno.
Sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio.
Come le supposte abitano in blisters full-optional
con cani oltre i 120 decibels e sei nani manco fosse Disneyland
vivon col timore di poter sembrare poveri
quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano
poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono
parton dal pratino e vanno fino in cielo
han più parabole sul tetto che San Marco nel Vangelo
e sono quelli che di sabato lavano automobili
che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli
medi come i ceti cui appartengono
terra-terra come i missili cui a**omigliano
tiratissimi, s'infarinano
s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero - boom !
Nasi bianchi come Fruit of the Loom
che diventano più rossi d'un livello di Doom.
Sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio.
Ognun per sé, Dio per sé
mani che si stringono tra i banchi delle c***se alla domenica
mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano
altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano.
Mani che poi firman petizioni per lo s*****ro
mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli
e che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli.
Quelli che la notte non si può girare più
quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv
che fanno i boss, che compran Class
che son sofisticati da chiamare i NAS,
incubi di plastica
che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara
ma l'unica che accendono è quella che dà loro l'elemosina ogni sera
quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera.
Sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio.
in molti casi siamo noi a far promesse
senza mantenerle mai se non per calcolo
il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile
la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere
e non far partecipare nessun altro
nella logica del gioco la sola regola è esser scaltri
niente scrupoli o rispetto verso i propri simili
perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili.
Sono tanti, arroganti coi più deboli e zerbini coi potenti
sono replicanti, sono tutti identici, guardali
stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere.
Come lucertole s'arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano
fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno
spendono, spandono e sono quel che hanno.
Sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio.
Come le supposte abitano in blisters full-optional
con cani oltre i 120 decibels e sei nani manco fosse Disneyland
vivon col timore di poter sembrare poveri
quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano
poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono
parton dal pratino e vanno fino in cielo
han più parabole sul tetto che San Marco nel Vangelo
e sono quelli che di sabato lavano automobili
che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli
medi come i ceti cui appartengono
terra-terra come i missili cui a**omigliano
tiratissimi, s'infarinano
s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero - boom !
Nasi bianchi come Fruit of the Loom
che diventano più rossi d'un livello di Doom.
Sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio.
Ognun per sé, Dio per sé
mani che si stringono tra i banchi delle c***se alla domenica
mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano
altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano.
Mani che poi firman petizioni per lo s*****ro
mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli
e che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli.
Quelli che la notte non si può girare più
quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv
che fanno i boss, che compran Class
che son sofisticati da chiamare i NAS,
incubi di plastica
che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara
ma l'unica che accendono è quella che dà loro l'elemosina ogni sera
quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera.
Sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio
sono intorno a me, ma non parlano con me
sono come me, ma si sentono meglio.