Sola riposa la meridiana sotto i portici dentro le mura
sono cento i rintocchi del campanile che fa addormentar
a lume di candela rileggo lettere di un lontano ieri
macchie d'inchiostro, carta sbiadita, parole di speranza e nostalgia
L'inizio è solo incrocio di casualità
aspro è il sapore della fine e delle sue rovine
Tra le righe della mia memoria
voglio difendere i vecchi racconti
i sussurri di piccole storie come queste
che sto per raccontar:
nei suoi sogni una donna custodiva il violino
che leggiadra suonava
affamata divorava pane raffermo e la sua dignità
"Nell'amarezza di mani vuote" disse
"L'illusione rende tangibile ogni concreta utopia"
Dormi ma lascia i tuoi sensi desti
sorprenditi e scolpisci il senso di ogni cosa
divora il vuoto con la fantasia
lenta e sottovoce riempirà i tuoi perché...
Tra le botti colme di mosto la fragranza di pioggia leggera
il fienile di mio padre, un rifugio dove riposar
nell'aria intrisa di fatica su nei campi tornava l'energia
dalla collina la sua lanterna nella notte teneva compagnia
Ascolto rapito le fioche voci della sera
cerco nel presente un senso al mio ieri e al mio domani
Dormi ma lascia i tuoi sensi desti
sorprenditi e scolpisci il senso di ogni cosa
divora il vuoto con la fantasia
lenta e sottovoce riempirà i tuoi perché...
sono cento i rintocchi del campanile che fa addormentar
a lume di candela rileggo lettere di un lontano ieri
macchie d'inchiostro, carta sbiadita, parole di speranza e nostalgia
L'inizio è solo incrocio di casualità
aspro è il sapore della fine e delle sue rovine
Tra le righe della mia memoria
voglio difendere i vecchi racconti
i sussurri di piccole storie come queste
che sto per raccontar:
nei suoi sogni una donna custodiva il violino
che leggiadra suonava
affamata divorava pane raffermo e la sua dignità
"Nell'amarezza di mani vuote" disse
"L'illusione rende tangibile ogni concreta utopia"
Dormi ma lascia i tuoi sensi desti
sorprenditi e scolpisci il senso di ogni cosa
divora il vuoto con la fantasia
lenta e sottovoce riempirà i tuoi perché...
Tra le botti colme di mosto la fragranza di pioggia leggera
il fienile di mio padre, un rifugio dove riposar
nell'aria intrisa di fatica su nei campi tornava l'energia
dalla collina la sua lanterna nella notte teneva compagnia
Ascolto rapito le fioche voci della sera
cerco nel presente un senso al mio ieri e al mio domani
Dormi ma lascia i tuoi sensi desti
sorprenditi e scolpisci il senso di ogni cosa
divora il vuoto con la fantasia
lenta e sottovoce riempirà i tuoi perché...