Atto quarto
In soffitta.
(La stessa scena del primo atto.)
(Marcello sta ancora dinanzi al suo cavalletto, come Rodolfo
sta seduto al suo tavolo: vorrebbero persuadersi l'un l'altro
che lavorano indefessamente, mentre invece non fanno che
chiacchierare.)
Track 9
Marcello
(continuando il discorso)
In un coupé?
Rodolfo
Con pariglia e livree.
Mi salutò ridendo. To', Musetta!
Le dissi: - e il cuor? - «Non batte o non lo sento
grazie al velluto che il copre».
Marcello
(sforzandosi di ridere)
Ci ho gusto
davver !
Rodolfo
(fra sé)
(Loiola, va! Ti rodi e ridi.)
(Ripiglia il lavoro.)
Marcello
(Dipinge a gran colpi di pennello.)
Non batte? Bene! Io pur vidi...
Rodolfo
Musetta?
Marcello
Mimì.
Rodolfo
(Trasalendo, smette di scrivere.)
L'hai vista?
(Si ricompone.)
Oh, guarda!
Marcello
(Smette il lavoro.)
Era in carrozza
vestita come una regina.
Rodolfo
(allegramente)
Evviva !
Ne son contento.
Marcello
(fra sé)
(Bugiardo, si strugge d'amor.)
Rodolfo
Lavoriam.
Marcello
Lavoriam.
(Riprendono il lavoro.)
Rodolfo
(Getta la penna.)
Che penna infame!
(sempre seduto e molto pensieroso.)
Marcello
(Getta il pennello.)
Che infame pennello!
(Guarda fissamente il suo quadro, poi di na-scosto da
Rodolfo estrae dalla tasca un nastro di seta e lo bacia.)
In soffitta.
(La stessa scena del primo atto.)
(Marcello sta ancora dinanzi al suo cavalletto, come Rodolfo
sta seduto al suo tavolo: vorrebbero persuadersi l'un l'altro
che lavorano indefessamente, mentre invece non fanno che
chiacchierare.)
Track 9
Marcello
(continuando il discorso)
In un coupé?
Rodolfo
Con pariglia e livree.
Mi salutò ridendo. To', Musetta!
Le dissi: - e il cuor? - «Non batte o non lo sento
grazie al velluto che il copre».
Marcello
(sforzandosi di ridere)
Ci ho gusto
davver !
Rodolfo
(fra sé)
(Loiola, va! Ti rodi e ridi.)
(Ripiglia il lavoro.)
Marcello
(Dipinge a gran colpi di pennello.)
Non batte? Bene! Io pur vidi...
Rodolfo
Musetta?
Marcello
Mimì.
Rodolfo
(Trasalendo, smette di scrivere.)
L'hai vista?
(Si ricompone.)
Oh, guarda!
Marcello
(Smette il lavoro.)
Era in carrozza
vestita come una regina.
Rodolfo
(allegramente)
Evviva !
Ne son contento.
Marcello
(fra sé)
(Bugiardo, si strugge d'amor.)
Rodolfo
Lavoriam.
Marcello
Lavoriam.
(Riprendono il lavoro.)
Rodolfo
(Getta la penna.)
Che penna infame!
(sempre seduto e molto pensieroso.)
Marcello
(Getta il pennello.)
Che infame pennello!
(Guarda fissamente il suo quadro, poi di na-scosto da
Rodolfo estrae dalla tasca un nastro di seta e lo bacia.)