FIGLI DELLA POSSE
strani in minoranza abbiamo odio in abbondanza facciamo resistenza mentre la mattanza avanza sogni in una stanza che nutrono coscienza e della maggioranza possiamo anche stare senza, strani in minoranza nutrono speranza di figli migliori come mamme in gravidanza che sentono l'essenza del nuovo che avanza ma che nasce dal passato e che si chiama resistenza !
I tempi si ripetono e non cambiano a cambiare sono solamente i nomi degli infami che si alternano e che strisciano su scale di potere babilonia la rinsaldano e nascono fiori che a loro fanno paura ed immediatamente schiacciano e calpestano gli occhi vedono abiti sporchi che si cambiano e radici mai estirpate che si evolvono nella storia, col cappuccio o con la giacca e la cravatta è sempre un boia pensieri rinchiusi in cervelli da esclusi e bambini che nascono di già coi pugni chiusi, figli di madri lontani da ogni schema, figli di padri banditi dal sistema, lontani dalla c***sa allergici allo stato, battezzati come figli del proletariato che fanno resistenza alla loro strafottenza e ci sirvissi anticchia ì cuscenza invece ri mannari sbirri senza intelligenza e allora fuoco sul loro sporco gioco limitarsi a un sampietrino sopra un celerino è troppo poco e ancora fiamme pure sulle caserme, davanti ai crimini di stato non si può restare inerme la strada impolverata che ci fa da ring, contro i mercenari siamo tutti fedayn caricano pure per un semplice sit-in ma io sfoderò rime e fiamme sul raggamuffin...
strani in minoranza abbiamo odio in abbondanza facciamo resistenza mentre la mattanza avanza sogni in una stanza che nutrono coscienza e della maggioranza possiamo anche stare senza, strani in minoranza nutrono speranza di figli migliori come mamme in gravidanza che sentono l'essenza del nuovo che avanza ma che nasce dal passato e che si chiama resistenza !
I tempi si ripetono e non cambiano a cambiare sono solamente i nomi degli infami che si alternano e che strisciano su scale di potere babilonia la rinsaldano e nascono fiori che a loro fanno paura ed immediatamente schiacciano e calpestano gli occhi vedono abiti sporchi che si cambiano e radici mai estirpate che si evolvono nella storia, col cappuccio o con la giacca e la cravatta è sempre un boia pensieri rinchiusi in cervelli da esclusi e bambini che nascono di già coi pugni chiusi, figli di madri lontani da ogni schema, figli di padri banditi dal sistema, lontani dalla c***sa allergici allo stato, battezzati come figli del proletariato che fanno resistenza alla loro strafottenza e ci sirvissi anticchia ì cuscenza invece ri mannari sbirri senza intelligenza e allora fuoco sul loro sporco gioco limitarsi a un sampietrino sopra un celerino è troppo poco e ancora fiamme pure sulle caserme, davanti ai crimini di stato non si può restare inerme la strada impolverata che ci fa da ring, contro i mercenari siamo tutti fedayn caricano pure per un semplice sit-in ma io sfoderò rime e fiamme sul raggamuffin...