Secolo crudele che te ne vai
Col faccione bambino,
il vestito arlecchino
Tra gli applausi dovuti
e una pioggia di sputi
Cosa porti con te,
cosa porti di te
al millennio che viene.
Porti tutto il sangue che hai versato
Sulle nostre bandiere,
nelle tutte le tue camicie nere
Ed il crollo dei rossi
sotto un muro di sassi
Ma che diranno di noi,
che diranno di te
nel millennio che viene
Diranno che
sei stato tu il peggiore, tu,
col tuo passo dell'oca
Con il tuo nucleare,
per i figli che hai perso
Con le droghe che hai sparso
E perché lasci agli eredi
più mafiosi che preti, secolo crudele
Crudele sì, crudele sì,
che adesso te ne vai
Coi tuoi cento Natali
e tutti i nostri ideali
E ci lasci un presepe
che non sappiamo più fare
Per quel Dio che ci serve
solo per bestemmiare
Ma lo vuoi proprio sapere
che diranno di te
nel millennio che viene.
Diranno che sei stato il Neorealismo, o no no
Il futurismo, il simbolismo, l'ermetismo, o no no
L'ambientalismo, il liberismo, il garantismo, o no no
Diranno che, diranno che, diranno che
Non c'hai mai dato un attimo d'amore,
oh no, secolo crudele
Non c'hai mai dato un attimo d'amore,
oh no, secolo crudele
Secolo Crudele che te ne vai
E ci lasci al duemila
con la merda alla gola, sì
Ma col telefono in tasca
o una bella pistola
E quanti preservativi
nella macchina nuova
Credo già di sapere
quali scuse darai
al millennio che viene
Dirai ma non contate i miei poeti
E gli artisti che ho dato,
ohh ma ve lo siete scordato
E la musica nuova
E la televisione
e non contate la radio, signori,
la luna e la grande equazione
Voglio proprio vedere
se sa fare di più
il millennio che viene
Magari fosse un secolo di pace, magari
Senza il veleno, l'odio, il sangue della specie, allora
sì che morirei stanco e felice
Peccato che, peccato che, peccato che
Nessuno ha visto gli attimi d'amore,
sarò il secolo crudele
Nessuno ha visto gli attimi d'amore,
sarò il secolo crudele
Che te ne vai
col faccione bambino,
il vestito arlecchino...
Col faccione bambino,
il vestito arlecchino
Tra gli applausi dovuti
e una pioggia di sputi
Cosa porti con te,
cosa porti di te
al millennio che viene.
Porti tutto il sangue che hai versato
Sulle nostre bandiere,
nelle tutte le tue camicie nere
Ed il crollo dei rossi
sotto un muro di sassi
Ma che diranno di noi,
che diranno di te
nel millennio che viene
Diranno che
sei stato tu il peggiore, tu,
col tuo passo dell'oca
Con il tuo nucleare,
per i figli che hai perso
Con le droghe che hai sparso
E perché lasci agli eredi
più mafiosi che preti, secolo crudele
Crudele sì, crudele sì,
che adesso te ne vai
Coi tuoi cento Natali
e tutti i nostri ideali
E ci lasci un presepe
che non sappiamo più fare
Per quel Dio che ci serve
solo per bestemmiare
Ma lo vuoi proprio sapere
che diranno di te
nel millennio che viene.
Diranno che sei stato il Neorealismo, o no no
Il futurismo, il simbolismo, l'ermetismo, o no no
L'ambientalismo, il liberismo, il garantismo, o no no
Diranno che, diranno che, diranno che
Non c'hai mai dato un attimo d'amore,
oh no, secolo crudele
Non c'hai mai dato un attimo d'amore,
oh no, secolo crudele
Secolo Crudele che te ne vai
E ci lasci al duemila
con la merda alla gola, sì
Ma col telefono in tasca
o una bella pistola
E quanti preservativi
nella macchina nuova
Credo già di sapere
quali scuse darai
al millennio che viene
Dirai ma non contate i miei poeti
E gli artisti che ho dato,
ohh ma ve lo siete scordato
E la musica nuova
E la televisione
e non contate la radio, signori,
la luna e la grande equazione
Voglio proprio vedere
se sa fare di più
il millennio che viene
Magari fosse un secolo di pace, magari
Senza il veleno, l'odio, il sangue della specie, allora
sì che morirei stanco e felice
Peccato che, peccato che, peccato che
Nessuno ha visto gli attimi d'amore,
sarò il secolo crudele
Nessuno ha visto gli attimi d'amore,
sarò il secolo crudele
Che te ne vai
col faccione bambino,
il vestito arlecchino...