Strofa 1 (Domasan):
Esseri umani mettono anime in vendita
Almeno così è di norma/ siedi e guarda/ c'è da a**istere con calma
Potrei immaginarmi che vengano a cercarmi, per leggere il mio karma
Usarlo come arma per minacciarmi
Paranoie per noi/ nate per noia/ per spaventarmi
E poi la pioggia ed il vento/ il fuoco e gli stenti
Il gioco di giudizi, interventi
Preferenze e privilegi che ostenti
Vite intere/ sofferenti alla ricerca del migliore offerente
Il respiro sarà la mia armatura/ resto indifferente
Vedo demoni ed angeli leggere vangeli
Promettere che si va in cielo
Quando l'a**enza di sole sulla terra porterà il gelo/ non permettere
Altrimenti ti danno anatemi
Che stendono al suolo e provocano danni
fonemi/ pesanti come atemi
la fuori è desolazione
attimi in cui si è costretti a firmare contratti
atti con i quali illuminarmi/ come astri
distratti da illusioni/ catastrofi
ascolto suoni/ stabilisco tempi
uso contrasti per continuare a scrivere testi
sfidando i miei disastri quando prendono forma
metamorfosi di frasi e storie in strofe
non rimane che rimuovere scorie/ fare brillare diamanti
vibrare corpi come navi nella tempesta/ scosse da correnti
ci hanno convinti a stare bene con pasticche di estasi
tenuti seduti con pasti caldi
conditi con sedativi a grandi dosi per curare nervi tesi
crisi d'astinenza crea astio/ bisogna uscirne illesi
non rimare che rimettersi in cammino sull'asfalto
non posso ancora accontentarmi/ è troppo presto
lo spazio intorno/ troppo vasto
perché intanto mi tengono in tensione
dietro volti sorridenti leggo l'intenzione
intimidirmi con l'intensità della loro azione
so come comportarmi/ mantengo l'attenzione
devo controllarmi/ confrontarmi
tengo alto il livello di stamina
contro i nuovi mali del duemila/ formidabile
non rimane che rimare.
Ritornello (Domasan & Paura):
L'unica cosa che so/ che devo fare il rap
Angeli/ demoni mettono anime all'angolo/ come pugili
L'unica cosa che ho/ le rime che porto con me
Promettono/ mietono vittime/ prendono cuori e vite fragili.
Strofa 2 (Paura):
Non è certo troppo facile guardarsi indietro, ma alle volte è necessario,
quindi quando rendo il vento fermo iberno i fin troppi pensieri neri,
tagliandoli in tavole e agli angoli del ring sono schierati un angelo e un diavolo.
Il troppo bene e il troppo male estremizzato e forse è il mio stato allucinato
che ha annullato il divario.
E' normale che in queste condizioni non conviene neanche lontanamente
prendere in considerazione il risultato.
Oramai sono abituato a fare l'arbitro con l'abito sporco di sangue
e rido in faccia ai concorrenti, anche se so che corrono senza freni, senza favole:
ma la minchia mi scoppia se fanno i sensei.
Ogni loro alunno cresce deviato come un neonato che è stato adottato a vita
da una coppia di gay.
Oramai non si evita più:
questo millennio forse vedrà la clonazione alla nascita per il ricambio degli organi umani. La legalizzazione di tutte le sostanze stupefacenti,
e più che fattanze vedo veleno su un tavolo.
Già lo senti che certe cibarie sono identiche a droghe sintetiche.
Quando si confondono l'estate e l'inverno, si propongono soluzioni antitetiche.
E in eterno noi siamo fottuti da dosi anestetiche.
Se apri quelle cazzo di palpebre lo vedi che in giro ci sono anche fin troppi uomini strani.
Alcuni insegnamenti sono studiati per manipolare le menti
e le mie risposte nascoste tra gli elementi.
Piani correlati ad anello.
Demoni di metano e di plastica con tatuata la svastica e falce e martello.
Un monaco tibetano me lo disse che, oltre la facciata, nulla è più considerato un tabù. Vien vien cu'me. Ma soltanto quando, in primis, tu vien vien cu'te.
Sono fiere materializzate dalle rime sul mio quaderno
e più che Ulisse nell'Odissea,
mi sento un cavaliere dell'apocalisse che vola sulle ciminiere,
quando schiere di soldati alieni offuscano il cielo come l'eclisse.
Non sono le risse ne il governo che decidono adesso al mondo
chi cazzo detiene il potere.
Sul teleschermo immagini di guerre in terre straniere,
ma per lo più non credo a quello che viene trasmesso in tv.
Ho smesso da un bel pò di stare appresso alle cazzate che abbiamo attorno ogni giorno. Orami so che conviene passarci in mezzo indifferente,
la differenza con prima è che sono molto più diffidente.
Non mi vedrai mai in compagnia dei comitati a cui ti affidi,
sono afidi che si attaccano alla tua mente, sfiaccano la tua gente
e alla fine ti lasciano in ipocondria.
Avviati alle olimpiadi di chi ama l'anarchia ma sembra adesso uscito
da un programma di Mtv.
Mentiti finché vuoi, se vuoi dimenticami.
Ricami per il tuo identikit oppure vai mò.
Ritornello (Domasan & Paura) x2:
L'unica cosa che so/ che devo fare il rap
Angeli/ demoni mettono anime all'angolo/ come pugili
L'unica cosa che ho/ le rime che porto con me
Promettono/ mietono vittime/ prendono cuori e vite fragili
Esseri umani mettono anime in vendita
Almeno così è di norma/ siedi e guarda/ c'è da a**istere con calma
Potrei immaginarmi che vengano a cercarmi, per leggere il mio karma
Usarlo come arma per minacciarmi
Paranoie per noi/ nate per noia/ per spaventarmi
E poi la pioggia ed il vento/ il fuoco e gli stenti
Il gioco di giudizi, interventi
Preferenze e privilegi che ostenti
Vite intere/ sofferenti alla ricerca del migliore offerente
Il respiro sarà la mia armatura/ resto indifferente
Vedo demoni ed angeli leggere vangeli
Promettere che si va in cielo
Quando l'a**enza di sole sulla terra porterà il gelo/ non permettere
Altrimenti ti danno anatemi
Che stendono al suolo e provocano danni
fonemi/ pesanti come atemi
la fuori è desolazione
attimi in cui si è costretti a firmare contratti
atti con i quali illuminarmi/ come astri
distratti da illusioni/ catastrofi
ascolto suoni/ stabilisco tempi
uso contrasti per continuare a scrivere testi
sfidando i miei disastri quando prendono forma
metamorfosi di frasi e storie in strofe
non rimane che rimuovere scorie/ fare brillare diamanti
vibrare corpi come navi nella tempesta/ scosse da correnti
ci hanno convinti a stare bene con pasticche di estasi
tenuti seduti con pasti caldi
conditi con sedativi a grandi dosi per curare nervi tesi
crisi d'astinenza crea astio/ bisogna uscirne illesi
non rimare che rimettersi in cammino sull'asfalto
non posso ancora accontentarmi/ è troppo presto
lo spazio intorno/ troppo vasto
perché intanto mi tengono in tensione
dietro volti sorridenti leggo l'intenzione
intimidirmi con l'intensità della loro azione
so come comportarmi/ mantengo l'attenzione
devo controllarmi/ confrontarmi
tengo alto il livello di stamina
contro i nuovi mali del duemila/ formidabile
non rimane che rimare.
Ritornello (Domasan & Paura):
L'unica cosa che so/ che devo fare il rap
Angeli/ demoni mettono anime all'angolo/ come pugili
L'unica cosa che ho/ le rime che porto con me
Promettono/ mietono vittime/ prendono cuori e vite fragili.
Strofa 2 (Paura):
Non è certo troppo facile guardarsi indietro, ma alle volte è necessario,
quindi quando rendo il vento fermo iberno i fin troppi pensieri neri,
tagliandoli in tavole e agli angoli del ring sono schierati un angelo e un diavolo.
Il troppo bene e il troppo male estremizzato e forse è il mio stato allucinato
che ha annullato il divario.
E' normale che in queste condizioni non conviene neanche lontanamente
prendere in considerazione il risultato.
Oramai sono abituato a fare l'arbitro con l'abito sporco di sangue
e rido in faccia ai concorrenti, anche se so che corrono senza freni, senza favole:
ma la minchia mi scoppia se fanno i sensei.
Ogni loro alunno cresce deviato come un neonato che è stato adottato a vita
da una coppia di gay.
Oramai non si evita più:
questo millennio forse vedrà la clonazione alla nascita per il ricambio degli organi umani. La legalizzazione di tutte le sostanze stupefacenti,
e più che fattanze vedo veleno su un tavolo.
Già lo senti che certe cibarie sono identiche a droghe sintetiche.
Quando si confondono l'estate e l'inverno, si propongono soluzioni antitetiche.
E in eterno noi siamo fottuti da dosi anestetiche.
Se apri quelle cazzo di palpebre lo vedi che in giro ci sono anche fin troppi uomini strani.
Alcuni insegnamenti sono studiati per manipolare le menti
e le mie risposte nascoste tra gli elementi.
Piani correlati ad anello.
Demoni di metano e di plastica con tatuata la svastica e falce e martello.
Un monaco tibetano me lo disse che, oltre la facciata, nulla è più considerato un tabù. Vien vien cu'me. Ma soltanto quando, in primis, tu vien vien cu'te.
Sono fiere materializzate dalle rime sul mio quaderno
e più che Ulisse nell'Odissea,
mi sento un cavaliere dell'apocalisse che vola sulle ciminiere,
quando schiere di soldati alieni offuscano il cielo come l'eclisse.
Non sono le risse ne il governo che decidono adesso al mondo
chi cazzo detiene il potere.
Sul teleschermo immagini di guerre in terre straniere,
ma per lo più non credo a quello che viene trasmesso in tv.
Ho smesso da un bel pò di stare appresso alle cazzate che abbiamo attorno ogni giorno. Orami so che conviene passarci in mezzo indifferente,
la differenza con prima è che sono molto più diffidente.
Non mi vedrai mai in compagnia dei comitati a cui ti affidi,
sono afidi che si attaccano alla tua mente, sfiaccano la tua gente
e alla fine ti lasciano in ipocondria.
Avviati alle olimpiadi di chi ama l'anarchia ma sembra adesso uscito
da un programma di Mtv.
Mentiti finché vuoi, se vuoi dimenticami.
Ricami per il tuo identikit oppure vai mò.
Ritornello (Domasan & Paura) x2:
L'unica cosa che so/ che devo fare il rap
Angeli/ demoni mettono anime all'angolo/ come pugili
L'unica cosa che ho/ le rime che porto con me
Promettono/ mietono vittime/ prendono cuori e vite fragili